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domenica 10 maggio 2009

TUTORIAL: come fare un cappello di feltro

Ricevo spesso dei messaggi di persone che mi chiedono come si fa il feltro. Spiegarlo per scritto a qualcuno che é alle prime armi é molto difficile. Così ho pensato di fare un piccolo tutorial con delle spiegazioni, delle foto e anche dei filmati. Spero che sia chiaro abbastanza. Resto comunque a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti. Ricordatevi che il feltro non é matematica, quindi da una persona all'altra il metodo di lavorazione può essere diverso, ma nulla é sbagliato.

Che cosa serve per fare il feltro:

asciugamani vecchi, plastica a bolle o plastica per isolazione del parchetto (la si trova dal posatore di pavimenti), una bacinella, una spugna, del sapone liquido e in saponetta (tipo sapone di Marsiglia), forbici, uno spruzzino (io ne ho fatto uno con una bottiglia in plastica bucando il coperchio con un ago), una vecchia tenda sintetica a trama non troppo fine e naturalmente la lana cardata



Iniziare con la preparazione della sagoma ritagliano dalla plastica a bolle o plastica da isolazione la forma che si desidera, a dipendenza di cosa si vuol fare. Bisogna calcolare che la lana infeltrendosi si restringe, quindi bisogna disegnare la sagoma ca. del 30% più grande di quanto si vuole ottenere. (questo % varia a dipendenza della qualità della lana, dunque meglio fare dei provini se non si conosce il materiale). Qui sotto si vede la sagoma per un cappello.


Pesare poi la lana: per un cappello si calcolano ca. 75-80 gr. di lana, dividere in due velli uguali, strappandola con le mani nel senso della cardatura (se la si guarda in controluce si dovrebbe capire qual'é). Si può dividere la lana anche nel suo spessore. Iniziare poi con la posa della lana sulla sagoma che deve avvenire a strati incrociati: p.es. primo strato verticale, secondo strato orizzontale. Il nr. di strati dipende dall'oggetto che si crea: per un cappello ne bastano due, per una borsa ce ne vogliono 4-5 (anche perché la quantità di lana é molto superiore). La lana deve fuori uscire dalla sagoma per ca. 2-3 cm.



A questo punto coprire con il pezzo di tenda, bagnare con lo spruzzino contenente acqua calda e sapone liquido (qualche spruzzo basta) e massaggiare molto delicatamente sopra la tenda con l'aiuto di un sacchetto di plastica infilato sulla mano, fino a quando la lana é bagnata e tutta l'aria é fuoriuscita completamente. Evitare di bagnare il bordo che esce dalla sagoma.


A questo punto girare il lavoro e piegare la lana sulla sagoma avendo cura di spingerla bene contro la plastica e aiutandosi con acqua e sapone per farla stare a posto. Poi riprendere a mettere la lana nei due sensi anche da questa parte, girare di nuovo, piegare la lana sulla prima "faccia" della sagoma, in modo che essa sia completamente ricoperta di lana.



Ora bisogna cominciare l'infeltrimento: lavorare la lana con le mani insaponate (usare la saponetta) e massaggiare SEMPRE dal bordo esterno verso il cento per evitare di spingere la lana fuori dalla sagoma. Iniziare dolcemente e man mano che il lavoro procede, al tatto si percepisce che il materiale sta cambiando. Allora si può procedere con un po' più di vigore. Importante é mantenere il lavoro sempre caldo, tamponando con la spugna per togliere l'acqua fredda e bagnando di nuovo il lavoro con acqua calda. La temperatura dell'acqua deve essere sopportabile per le vostre mani. Il meccanismo che infeltrisce la lana é il movimento associato al calore, proprio come quando si lava un maglione in lavatrice e poi .... possiamo regalarlo all'orsetto di peluche, perché si é ritirato! (Già fatto feltro????)

Guardate il filmato:




Questa operazione richiede un po' di tempo e bisogna lavorare con le dita anche bene i bordi. Ripetere da tutte e due le parti. Il feltro vi dice quando é pronto per la fase successiva: "pizzicando" un po' di lana e alzandola deve essersi formata una specie di "pelle".



A queso punto si può iniziatre la follatura. Prima togliere tutta l'acqua fredda con la spugna (mi raccomando di NON strizzare il lavoro!!!). Poi preparare un foglio di plastica a bolle oppure un asciugamano e arrotolare abbastanza stretto il lavoro quindi rullare (senza schiacciarlo!!!) facendolo rotolare avanti e indietro, prima con poca forza e via via con più vigore. Rullare ca. 15-20 volte, poi aprire l'asciugamano, rimettere ben piatto il lavoro, girarlo di 90° gradi da una parte, arrotolarlo di nuovo e ripetere questo passaggio per tutti e 4 i lati. (sotto, lato, sopra, lato). Girare dall'altra parte e ripetere di nuovo il tutto . Man mano che si lavora ci si accorge che il feltro cambia e che la sagoma dentro la lana inizia a stare stretta.

Quindi procedere al taglio dell'apertura del cappello, tagliando con una forbice ben appuntita dove indicato dalle mie dita. Fare il taglio, cercando di lasciare il lavoro ben piatto sul tavolo. Iniziare introducendo la punta della forbice nello spessore del feltro e poi tagliare con cura.


Controllare se ci sono ancora dei piccoli tagli di perfezionamento da eseguire, poi lavorare molto bene il bordo tagliato con acqua calda e sapone. Massaggiare in una vaschetta o nel lavandino con acqua calda e sapone tutto il lavoro, all'esterno e all'interno.



Alla fine, aiutandosi con una forma per cappelli oppure altro (pentola, vaso, palla, una testa vera se qualcuno ve la presta!!!) dare la forma finale al cappello. Se dovesse essere troppo grande, si può restringere in questo modo: rullare come sopra nella direzione che si deve rimpicciolire facendo attenzione a non esagerare: meglio provare e poi rullare di nuovo.

Mettete in forma a piacimento, sistemare l'ala del cappello (se ci sono delle piccole imperfezioni potete tirare un po' con le mani) e lasciare asciugare all'aria: nella posizione in cui si asciuga rimarrà poi.

Ed ecco il cappello finito!!!




Ringrazio mio figlio per avermi aiutata nelle riprese fotografiche!!!


BUON LAVORO!!!

35 commenti:

  1. carissima...spero che gli auguri per il tuo compleanno tu li accetti anche con qualche giorno di ritarto. Io son sempre superimpegnata ma anche molto supersbadata:-)

    Volevo farti i miei piu' grandi complimenti per questo tutorial io ed il feltro, sono sicura che dopo queste spiegazioni molte piu' persone si appassioneranno a questa tecnica artigianale e di tradizione.

    Un bacione, una tiratina d'orecchie per il tuo compleanno e chissà che non ci si riveda presto.

    gio'

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  2. Cara Claudia, sei stata chiarissima, mi hai suggerito anche degli accorgimenti che prima non usavo.
    Grazie per gli auguri per FELTROSA. E va bè, anche quest'anno niente...ma l'anno venturo....!
    Ti penserò e ti saluterò Rosanna.
    Ciao
    Giulia

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  3. grazie per le indicazioni, cercherò di provare. Katia

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  4. Che bel tutorial Claudia, sei stata chiarissima! Ciao, un bacio. Simo

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  5. Claudia, sono onorata di aver ricevuto la tua "visita" virtuale. Il tuo blog è FONDAMENTALE per chi ama questo tipo di lavorazione ed IMPRENSCINDIBILE per chi, come me, è alle prime armi. Grazie ed un abbraccio

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  6. Bellissimo!!! Grazie per il tutorial! Io ho fatto un piccolo corso di feltro per poter realizzare borse... ma purtroppo il tempo è troppo! Però un cappellino per me o una mia amica potrei proprio farlo!
    Poi è così utile per sfogare lo stress fare il feltro!!!
    grazieeeeeeeeeeeeeeeeee

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  7. ciao Claudia, sono una principiante e cerco di fare tutto da sola, un po con i libri e un po con le ricerche, cosi ho trovato il tuo sito.
    mi fa piacere, le tue spiegazioni sono molto chiare.Ti volevo chiedere, se possibile, dove posso trpvare delle forme in saggez o legno per cappelli.

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  8. Ciao Renata, grazie per la tua visita sul mio blog. Le forme per i cappelli le puoi trovare da presso i venditori di lana per feltro che indico a destra nel blog sotto "Dove acquistare lana per il feltro". Io ho solo questi indirizzi. Se ti serve ancora aiuto fammi sapere.
    Ev. mandami un commento con il tuo indirizzo email (che ovviamente non pubblicherò) e poi ti risponderò via posta elettronica.
    A presto
    Ciao
    Claudia

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  9. Claudia,
    Beautifully done and great 'how to".
    Love the hat!
    Suzanne

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  10. Wow, grazie mille per lo splendido tutorial, cercavo proprio qualcosa del genere! Spero di potermici applicare presto.

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  11. What a wonderful tutorial!!
    I love the final shape of the hat. I didn't realize that you could do that with the resist shape that you used. Brilliant!!

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  12. Ciao carissima,
    mi sto interessando x la prima volta al feltro faidate, quindi sono una principiante e a questo proposito volevo chiederti: ma dopo aver insaponato anche dentro il cappello, va risciacquato dal sapone, prima di metterlo in forma?
    Ciao Betta

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  13. Ciao Betta,

    certo, devi risciacquare molto bene con acqua corrente, anche fredda, per togliere tutto il sapone che altrimenti rovinerebbe il feltro. Dopodiché lasci asciugare all'aria in forma.

    Ciao
    Claudia

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  14. Ciao Claudia!
    Ci sono momenti vorrei fare un cappello di feltro per me!
    E 'difficile trovare un tutorial su Internet!
    Grazie per aver condiviso.
    Grande abbraccio dal sud del Brasile!

    (io seguirò il tuo blog!)

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  15. Ciao, sono alle prime armi e mi piacerebbe molto dedicarmi anche alla realizzazione di cappelli in feltro, guardando il tuo tutorial, non riesco a capire una cosa: quando parli di due strati intendi uno strato verticale e uno strato orizzontale oppure uno strato (vert+orizz) e poi un altro strato (vert+orizz)?
    Il dubbio nasce dal fatto che, quando ho seguito un corso per realizzare le pantofole in feltro, l'insegnante parlava di strato ed intendeva orizzontale e verticale insieme.
    Grazie infinite per l'attenzione
    Nadia

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  16. Ciao Nadia, grazie per la domanda: intendo uno strato verticale e uno strato orizzontale.
    Anche se in effetti io peso sempre la lana per essere sicura di avere la stessa quantità da una parte e dall'altra. In questo modo tu posi la lana come vuoi e puoi fare anche più strati sottili, che ti aiutano nell'infeltrimento. Il fatto di incrociare la direzione della fibra é soltanto per facilitarne l'infeltrimento.
    Ad ogni modo, ognuno fa il feltro come meglio crede e come dico sempre io, fare feltro non é fare matematica. Ognuno trova il sistema che più gli é pratico.
    Fare corsi con persone diverse ti aiuta a prendere quanto ti piace di ognuna e poi creare il tuo sistema. Anche questo é creatività.

    Spero di essere stata di aiuto.

    Auguri di Buon Anno!

    Claudia

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  17. Grazie per la spiegazione del cappello!!! mi è tutto chiarissimo... non mi resta che provare!!!

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  18. Claudia ho finalmente fatto un corso di feltro! Abbiamo fatto le pantofole e mi sono divertita molto!!
    Chissà che non provi anche a farmi un cappellino prima o poi... ;-)
    A presto! Grazie x il tutorial!!!

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    1. Bene, cara Milena, sono contenta che il feltro ti sia piaciuto. Allora buon divertimento con questa splendida tecnica.

      Saluti feltrosi

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  19. Ciao! Sei davvero bravissima! Vorrei provarci anch'io ma non ho davvero tempo! Per questo vorrei chiederti se puoi farmi tu un cappello (se accetti ti descrivo le caratteristiche). Grazie e ancora complimenti!

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    Risposte
    1. Ciao Erika, grazie per i tuoi complimenti.

      Lascia un'altro messaggio sul mio blog, con il tuo indirizzo email (che ovviamente non pubblicherò) così da poterci mettere in contatto.

      A presto
      Ciao
      Claudia

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  20. Veramente un blog interessante, che da valore ad un prodotto considerato "povero", e che invece richiede molta sapienza ed esperienza. Complimenti da http://www.sorbatti.it/negozio/feltro.cfm

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  21. Ciao,cara Claudia!Sono Svetlana,vengo da ucraina,vorrei dirti che apprezzo la tua disposizione e spiegazione per noi che vogliono ad imparare bellissima tecnica di lana in feltro(infeltrire?)...forse sbagliato a scrivere ,scusa!!!Vorrei tanto ad imparare,manca tempo ,pero riesco..vorrei chiederti,in questo shcop DHG,si ordina lana cardata?E quale tipo di lana meglio prendere per fare primi passi(capello ,scarpa bigioterie ecc.qundo micron?Poi è piu economico DHG o c'è forse un'altro ingrosso???Grazie mille!!!

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    Risposte
    1. Ciao Svetlana, da DHG puoi trovare diversi tipi di lana in molti colori. Per fare cappelli, sciarpe o gioielli potresti prendere la lana merino. I prezzi sono buoni.

      Buon lavoro
      Ciao
      Claudia

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  22. Gentile CLAUDIA

    mille grazie.Sei proprio brava.
    Sono un nonno con cappello di feltro,tipo Borsalino,ma di altra ditta più economica,forse "la familiare".
    Vivo in India e il mio cappello e' una rarità.
    E' un feltro nero molto morbido,che porto molto bene
    da anni ed ereditato da mio suocero.
    Purtroppo dove il cappello viene schiacciato,
    per fare una specie di punta,col tempo si è prodotto
    uno strappo ed il tessuto attorno,a forza di pinzarlo con le dita
    si è indebolito.Secondo te si può rinforzare e ricostruire??
    Ti ringrazio moltissimo
    antonio

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    Risposte
    1. Ciao Antonio, grazie per i tuoi complimenti.
      Per quanto riguarda il tuo prezioso cappello penso che si possa fare un riparazione se il cappello é di lana al 100%. Dovresti procurarti un po di lana dello stesso colore o abbastanza simile e un ago per infeltrire (qui da noi si trovano nei negozi specializzati in lavorazione del feltro oppure anche nei negozi di lavori manuali). Appoggi la parte indebolita esterna su un pezzo di gomma piuma abbastanza alta (5-6 cm), poi prendi degli strati sottili di lana, la appoggi all'interno del cappello dove c'é la parte indebolita e con l'ago lavori la lana attraverso i due strati (lana nuova e cappello) tenendo l'ago per dritto (altrimenti su rompe facilmente) e procede in questo modo fino a rinforzare bene la parte. Puoi anche mettere più strati uno sopra l'altro, sempre lavorandone uno alla volta. All'esterno del cappello vedrai che le fibre della lana saranno uscite. Alla fine puoi lavorare con l'ago anche dall'esterno verso l'interno per far si che le fibre si attacchino bene tra loro. A questo punto puoi procedere con acqua calda e sapone sia all'interno che all'esterno per infeltrire e rinforzare ulteriormente il tutto. Una volta terminato il tutto, rimetti il cappello bene in forma e lo lasci asciugare per bene. Spero di esserti stata utile e che le mie spiegazioni ti siano chiare. Buon lavoro e ... fammi sapere il risultato.
      Saluti Claudia

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  23. Ciao Claudia, a breve devo fare un lavoro con il feltro e ho trovato per caso il tuo blog navigando! Posso farti una domanda in proposito? Perchè anche dai libri non riesco a capire una cosa... se voglio fare una borsa in feltro, devo per forza realizzarlo da capo oppure è possibile comprare la quantità che mi serve in un negozio di tessuti qualunque e poi modellare (non so come) quello nella forma che mi serve?? Evetualmente per farlo quanto tempo si impiega? Grazie mille e complimenti per le creazioni!!

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    Risposte
    1. Dunque, cerco di rispondere in modo chiaro alla tua domanda.
      Per realizzare il feltro fatto a mano si parte SEMPRE dalla lana cardata (che sarebbe lo stadio di lana prima della filatura) e si procede come spiegato nel mio tutorial per il cappello. Se vuoi fare una borsa devi semplicemente creare una sagoma di forma rettangolare, quadrata o come vuoi la borsa finale e poi proseguire nello stesso modo. Gli strati di lana per una borsa devono però essere di più che per un cappello, in quanto il feltro dovrà essere più grosso e stabile e così anche il procedimento di infeltrimento dovrà essere più lungo al fine di compattare bene il tutto ed avere una borsa resistente.
      Se invece vuoi comperare il tessuto già pronto dovrai poi cucire la tua borse come se fosse di stoffa, quindi é totalmente un'altra cosa sia il metodo di lavorazione che il risultato finale.
      Spero di esserti stata d'aiuto e ti auguro buon lavoro.
      Ciao
      Claudia

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  24. Ciao Claudia, complimenti per il tuo blog, molto interessante.
    Avrei un grosso ed urgente problema da sottoporti: mio marito è un alpino e fra 20 gg. andrà alla famosa adunata annuale. Sono 10 anni che la marina per dedicarsi a me ed ai bimbi ed ora che sono grandicelli può permettersi di ritornare alla tanto sentita adunata.
    Purtroppo rispolverando il cappello da alpino si è accorto che è tutto tarlato. Secondo te, si può sistemare? grazie fin d'ora del tempo e dell'attenzione che mi vorrai dedicare.
    Eleonora

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    Risposte
    1. Ciao Eleonora, beh, questo é un problema! Se c'é solo qualche buco si potrebbe prendere un po' di lana dello stesso colore o simile e, con un ago per infeltrire, "tappare" il buco dall'interno e poi ev. alla fine infeltrire con acqua e sapone. Certo é che se é tutto tarlato la cosa diventa difficile e quindi i miei consigli sono due: o si sostituisce il cappello con uno nuovo (capisco che non sarà la stessa cosa) oppure lo si lava e lo si tiene così (se i buchi non sono troppo visibili). Ev. per lavarlo mettilo in un catino con acqua tiepida e un po' di detersivo per capi delicati. Lo lasci una notte nell'acqua e poi lo risciacqui molto molto bene sotto l'acqua fredda. Alla fine lo rimetti nel catino con acqua fredda e un cucchiaio di aceto bianco per neutralizzare il colore. Lo rimetti in forma e lo lasci asciugare appoggiato su un panno di spugna, che ev. puoi cambiare quando é inzuppato di acqua. Importante é NON strofinarlo altrimenti si resringe.
      Un consiglio: quando si mettono via gli indumenti di lana é sempre meglio aggiungere un prodotto anti-tarlo che si trova in commercio in diverse forme. Io, all'inizio della primavera, metto sempre nei miei armadi delle cartine antitarlo per evitare gli attacchi!

      Spero di esserti stata utile. Se ti servono altre info, lasciami un commento al mio ultimo post con il tuo indirizzo mail (che ovviamente non pubblicherò), così che io possa risponderti privatamente.

      Un caro saluto e buona adunata al marito.
      Ciao
      Claudia

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  25. Grazie infinite Claudia, proverò a seguire il tuo consiglio e ti terrò informata. Grazie ancora ed un caro saluto anche a te!!!
    Eleonora

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  26. Ciao Claudia.Anch'io,come te,sono appassionata di feltro.Ho iniziato da pochissimo a produrre una mia linea di cappelli ma riscontro quasi sempre lo stesso problema:Che dimensioni dare al cartamodello???Ad esempio tu,per questo bel cappello grigio,di che misura hai tagliato la plastica?
    Grazie mille in anticipo e...complimentiiiiii!!!!!!!

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    Risposte
    1. Ciao Federica, beh, non c'é una misura per questo "cartamodello" che io chiamo sagoma. In effetti bisogna calcolarlo in base alla misura del cappello finito (quello che si vuole ottenere) e il fattore di restringimento della lana, che dipende da questi fattori: tipo di lana, spessore degli strati di lana, tipo di infeltrimento e lavorazione. Quindi devi fare dei campioni e scriverti ogni volta i dati, p.es. misura iniziale del campione (p.es. 30x30 cm), misura del campione finale, quantità di lana usata. Poi calcolare il fattore di restringimento. Inoltre bisogna anche tener conto se il cappello ha una tesa e quanto questa é larga. E naturalmente anche il tipo di lana fa una grande differenza. Ci sono lane che hanno un fattore di restringimento del 25-30% e altre del 50% o più. Quello che ti posso consigliare é di non usare troppa lana, ca. 70-80 gr. per un cappello tipo il mio grigio bastano. Per cappelli in lana merino anche qualcosina meno. Per facilitare l'infeltrimento metti piuttosto tanti strati sottili incrociati e non p.es. solo due strati più grossi, questo fa si che la il processo sia un po' più veloce e anche il risultato sarà migliore.
      Spero di esserti stata utile.
      Buon lavoro

      Ciao
      Claudia

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Grazie a chi vorrà lasciare consigli, commenti, suggerimenti, complimenti, critiche o anche solo un saluto!!!

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