Il Museo di Leventina ha proposto un interessante corso inerente la stampa a mano e la tintura con l'indaco di tessuti, che si praticava anche nelle nostre valli a fine ottocento - inizio novecento.
Durante il primo incontro abbiamo stampato i nostri teli di cotone, lino o misto cotone/lino con degli stampi in legno e una "Pappe" la cui ricetta è segreta. Questo permette di stampare in modo indiretto, ossia dove si stampa rimarrà il bianco e tutto il resto sarà tinto di blu, con l'indaco appunto.
Questi sono i miei teli dopo la stampa:
Qui potete vedere alcune foto del procedimento di tintura con l'indaco:
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Il bagno di tintura con l'indaco |
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Immersione del telo ... |
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... si toglie il telo dal bagno di tintura ... |
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... che inizialmente assume un colore verde chiaro/giallino ... |
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... e che poi con l'ossigeno diventa blu, cioè ... |
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Il telo finito, un vero miracolo!!! |
Questo é il risultato dei miei teli:
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Purtroppo il disegno é rimasto blu scuro invece che bianco, a volte succede!!! |
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Anche in questo caso stesso risultato! |
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Qui invece tutto ha funzionato per il meglio, per fortuna!!! |
Ho voluto provare anche a tingere un po' di lana e un po' di seta e questo é il risultato:
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Da sinistra: seta, lana merino e lana Nuova Zelanda |
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E qui vi mostro alcuni lavori che sono stati portati al corso da esempio dalla signora Meili, che fa delle stoffe bellissime con questa tecnica:
Una bellissima estate a tutti!
Claudia
ma è cera ? come nel batik ?
RispondiEliminaCiao Silvia, che piacere risentirti. No, la tecnica é molto più complicata che nel batik.
EliminaInfatti per la stampa si usa una "poltiglia" con diversi ingredienti, la cui ricetta é però segreta. Contiene diversi ingredienti tra cui caolino, argilla verde, grasso o olio, acqua .... Ma le quantità esatte al corso non ce le hanno date.
Un caro saluto. Claudia
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